giovedì 17 gennaio 2013
La Pignasecca
Stavolta siamo nella Pignasecca in un vicolo che comunica con la vicina Via Toledo. Una strada che oggi non ha un senso di marcia: o meglio, ce l'ha ma nessuno lo rispetta. I motorini scendono dai Quartieri Spagnoli, i marciapiedi sono occupati da ambulanti di ogni provenienza, le auto fanno lo slalom tra la gente che si affanna per arrivare sana e salva alla fine di questa insostenibile tragi-comico caos. Qui hanno la loro stazione di arrivo il treno della Cumana, la funicolare che porta al Vomero e un'importante fermata della Metropolitana. Quando arrivano tutti i mezzi in pochi minuti, un fiume di persone si riversa in questo vicolo stretto e lungo. Benvenuti nella Pignasecca di Napoli, una strada lunga poco meno di un chilometro dove si può trovare di tutto e di più. Il miglior pesce e i migliori arancini ('e palle 'e riso) di Napoli. Coperte, vestiti, pane e frutta a poco prezzo. Scenografici balconi fioriti con appesi pomodori, peperoncini e piantine di menta e salvia, ma anche, inutile nasconderlo, strade sporche, graffiti, muri scrostati, auto parcheggiate sui marciapiedi.
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